Nel periodo tra le due guerre si verifica un importante fenomeno migratorio causato dalle difficoltà della vita agricola e da motivi di natura politica.
Interi nuclei familiari si trasferirono in paesi europei ed extraeuropei.
Il fenomeno migratorio tocca le punte massime negli anni 1929-30 con la persecuzione del regime fascista nei confronti del dissidenti politici.
Degli espatriati per motivi politici fa parte il gruppo familiare dei Livi, con il "francese di Monsummano" Ivo, che diventerà Yves Montand.
Con lo sviluppo industriale la Valdinievole comincia a riequilibrare il deficit del movimento migratorio; i flussi di entrata interessano infatti specialmente quei comuni (Monsummano Terme e Montecatini Terme, seguiti da Pieve a Nievole e Massa e Cozzile) maggiormente toccati dallo sviluppo dell'industria (calzaturiera a Monsummano) e del terziario, con provenienza dal meridione d'Italia (Sicilia, Campania ecc.) e dalle altre province della Toscana.
Tra 1951 e il 1961 la popolazione di Monsummano Terme ha un forte incremento, molto superiore addirittura a quello di tutto il periodo 1901-1951, passando da 9708 (nel 1951) a 11631 (nel 1961) abitanti.